In un attimo alla finestra

Sul finire degli anni ’80, durante la ricerca di una casa dove vivere, Hélène Stoquelet e Franco Camelia, arrivano a Villa a Sesta, un piccolo Borgo di case nella zona del Chianti senese, ormai svuotato dall’industrializzazione e dalla conseguente fuga dalle campagne.
Lei francese, professoressa di lingue all’Università di Siena e lui senese, orafo e cantante, finiscono ad abitare in alcune stanze sopra una stalla semidistrutta al limitare del paese; proprio da una finestre che si affaccia sulla stalla, decidono d’impulso di aprire un ristorante.
Nel 1987 apre la Bottega del 30, coinvolgendo nella sua storia i pochi abitanti di Villa a Sesta, in particolare, uno sparuto gruppo di anziani, che decide di aiutare la coppia in quest’impresa: le donne insegnando alla ragazza i segreti della cucina toscana, gli uomini, offrendo vino ai passanti, cercando di portarli al ristorante.
Dopo circa dieci anni dall’apertura, arriva la stella Michelin, insieme a molti riconoscimenti, primo fra tutti, l’amore dei clienti che continuano a tornare al ristorante.
Non è un libro di cucina, ma la memoria lasciata da Hélène, Franco e dal paese che li ha accolti.
E’ la testimonianza della rinascita di un borgo che, precorrendo i tempi, si è fatto forza della bellezza del suo territorio e della qualità dei suoi prodotti; sono le voci di chi negli anni ha trovato ristoro alla Bottega del 30.

Gli autori

Dario Garofalo: si approccia alla fotografia nel 2002, contemporaneamente agli studi universitari in Sociologia. Il racconto fotogiornalistico è infatti da subito il genere che più lo appassiona e a cui si dedica.
Il taglio narrativo ed evocativo caratterizzano le sue fotografie e negli anni sono molteplici le collaborazioni con riviste internazionali, tra le quali il New York Times e la versione americana di AD, per la quale si occupa di testimoniare i restauri operati grazie alle griffe della moda.

Tommaso Geri: Dal 2008, dopo la laurea in filosofia, lavora come musicista per il teatro, dal 2011 comincia ad occuparsi della regia di opere liriche e a scrivere spettacoli originali.
Negli stessi anni, inizia a collaborare con Dario Garofalo alla progettazione e alla scrittura dei testi per reportage fotogiornalistici su vari argomenti.